In occasione della fine dell’anno scolastico -della chiusura di questo capitolo della nostra vita- è d’uso augurare a tutti un intenso periodo estivo di serenità e svago.
Lo facciamo anche noi, a tutti.
Non vogliamo però rinunciare a rivolgere un pensiero a coloro che, vittime della violenza apocalittica degli eserciti in guerra, sono stati privati in modo crudele della vita, degli affetti, di ogni speranza nel futuro: i civili di Gaza e delle zone dell’Ucraina invasa.
Lo facciamo con le parole che un amico delle nostre comunità scolastiche, il Preside Bruno Belletti, ci ha consegnato e che volentieri condividiamo.
Il Dirigente Scolastico
Spari cruenti,
fuochi di bombe,
bambini
straziati
nel tempo crudele,
freddati,
ancora
sorpresi
da giochi di fiaba.
Niente pietà,
niente salvezza,
brandelli
di carne
e urla smorzate.
E dopo,
il silenzio
di tomba
che spezza
le ali.
Il tanfo
di morte
inghiotte
anche noi vivi,
sepolcri imbiancati
da pavida neve.
Il canto
si spezza
in gole recise,
mani amputate,
disegni svaniti.
Ora i sorrisi
hanno soltanto
sembianze di teschi,
mentre le stelle
hanno perso
la luce
di chi s’innamora.
Bruno Belletti
0