Pensando a Gaza

“Occhio per occhio e il mondo diventa cieco” (Mahatma Gandhi). Il contributo di Bruno Belletti in memoria delle vittime, che qui condividiamo.

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Nicola Ferrara

Dirigente Scolastico

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In occasione della fine dell’anno scolastico -della chiusura di questo capitolo della nostra vita- è d’uso augurare a tutti un intenso periodo estivo di serenità e svago.

Lo facciamo anche noi, a tutti.

Non vogliamo però rinunciare a rivolgere un pensiero a coloro che, vittime della violenza apocalittica degli eserciti in guerra, sono stati privati in modo crudele della vita, degli affetti, di ogni speranza nel futuro: i civili di Gaza e delle zone dell’Ucraina invasa.

 

Lo facciamo con le parole che un amico delle nostre comunità scolastiche, il Preside Bruno Belletti, ci ha consegnato e che volentieri condividiamo.

 

Il Dirigente Scolastico

 

 

 

Spari cruenti,

fuochi di bombe,

bambini

straziati

nel tempo crudele,

freddati,

ancora

sorpresi

da giochi di fiaba.

 

Niente pietà,

niente salvezza,

brandelli

di carne

e urla smorzate.

 

E dopo,

il silenzio

di tomba

che spezza

le ali.

 

Il tanfo

di morte

inghiotte

anche noi vivi,

sepolcri imbiancati

da pavida neve.

 

Il canto

si spezza

in gole recise,

mani amputate,

disegni svaniti.

 

Ora i sorrisi

hanno soltanto

sembianze di teschi,

mentre le stelle

hanno perso

la luce

di chi s’innamora.

 

                                                                                                        Bruno Belletti